“In piedi, campeggiatori, camperisti e campanari! Mettetevi gli scarponi! Oggi fa freddo! Qui fa freddo ogni giorno! Fa freddo! Non siamo mica a Miami Beach, sai? Sì, infatti, tanto è vero che in tarda mattinata dovete aspettarvi un viaggio difficile, perché… c’è una bufera in arrivo! Una bufera in arrivo? Già! Aspetta un momento che leggo le previsioni… Dunque… il servizio meteorologico nazionale prevede… Una grossa bufera in arrivo! E’ vero! Ad ogni modo c’è un altro motivo che rende questa giornata particolarmente… particolarmente fredda… sì, fredda ma emozionante! La grande domanda sulle labbra di tutti… Sulle labbra screpolate… E va bene: quando Phil la marmotta verrà fuori, vedrà la sua ombra? Punxsutawney Phil! In gamba, marmottini e marmottoni, oggi è: il giorno della marmotta!“
Il natale non è ancora finito e, di conseguenza, si ripetono quelle cristallizzate tradizioni natalizie fatte di tombole, abbuffate e regali da scartare.
Ad accompagnare questi immancabili riti, c'è sempre quel lontano brusio proveniente dal televisore lasciato acceso e, potete star certi, che dalla sera della vigilia in poi, i probabili film che vedrete saranno tre: Una poltrona per due, Ricomincio da capo e (in seconda serata) Babbo bastardo.
Personalmente, il mio preferito è "Il giorno della marmotta", film datato 1993 che all'epoca, rilanciò la carriera del mitico Bill Murray.
La storia la sappiamo tutti, ma è sempre meglio ricordarla: Phil Connors è un cinico e disilluso meteorologo televisivo, che ogni anno viene spedito dal telegiornale per il quale lavora, per il reportage sul "Giorno della marmotta".
Per essere pignoli, meglio spiegare in cosa consiste questa festa: la tradizione vuole che in questo giorno si debba osservare il rifugio di una marmotta.
Se questa emerge e non riesce a vedere la sua ombra perché il tempo è nuvoloso, l'inverno finirà a breve; se invece vede la sua ombra perché è una bella giornata, si spaventerà e tornerà nella sua tana, e l'inverno continuerà per altre sei settimane.
Alla fine del servizio, Phil ed i suoi collaboratori, sono costretti a rimanere nella piccola cittadina, poichè una tormenta di neve impedisce il normale transito delle auto.
Il giorno seguente, Phil si alza ormai pronto per partire ma, una iniziale serie di eventi gli fanno capire che c'è qualcosa che non quadra.
Alla fine, quelle che sembrano una serie di coincidenze, diventano una certezza: Phil è costretto a rivivere, giorno dopo giorno, il "giorno della marmotta".
Sconvolto, cerca di uscire da questo tunnel, ma successivamente prenderà coscienza di questa opportunità, sfruttandola a suo favore.
Inizialmente, utilizza la sua condizione per sfondarsi di cibo, fare facili conquiste e schiaffeggiare l'odiato compagno di scuola ritrovato.
L'unica a non cedere al suo fascino è proprio la sua collega di lavoro, Rita, che si dimostra sempre tenace nel dargli due di picche.
A questo punto inizia a crollare in una spirale di depressione, ma neanche il suicidio riesce a spezzare l'incantesimo.
Rivivere sempre lo stesso giorno, lo porta ad interessarsi non più solo a se stesso, ma anche alla vita degli altri, finché accade qualcosa di inaspettato...inizia a rispettare gli altri, ad aiutarli e a provare un reale sentimento per Rita. Phil nel tentativo di riprendersi la propria vita e di far innamorare di sé la collega, da vita a gag davvero esilaranti, come il rapimento della marmotta che egli crede causa dei suoi mali.
Il tutto condito da una colonna sonora-insopportabile tormentone per il protagonista che ogni mattina viene svegliato da "I've got you babe".
Trailer:
Commenti
Posta un commento