Marty: Un momento... un momento, Doc. Mi stai dicendo che hai costruito una macchina del tempo... con una DeLorean?
Doc: Dovendo
trasformare un'automobile in una macchina del tempo perché
non usare una bella automobile?
Oggi parleremo di
“Ritorno al Futuro”.
Uno dei film più
rappresentativi degli anni ’80. Un film che insieme ad altre pietre
miliari come Ghostbusters, Top Gun, Rambo o Indiana Jones,
rappresentano l’espressione di una decade cinematografica molto
fortunata. Ad oggi infatti, a distanza di più di 30 anni, gli
estimatori di questo filone sono più agguerriti che mai, e in vari
cinema d’Italia si organizzano reunion per celebrare questi cult
movie.
Questa trilogia, pur
essendo composta da 3 film separati, è da intendersi come una storia
unica, ogni titolo infatti, reca in basso la dicitura “parte I”
“parte II” o “parte III”, proprio per rimarcare la
compattezza nella storyline. Al termine di ogni episodio, infatti,
c’è un diretto collegamento con l’inizio del film successivo.
Questa chicca,
infatti, insieme a molti altre piccole ma importantissime accortezze
hanno fatto la fortuna di questo franchise.
Rimandiamo lo spazio
dedicato alle curiosità in fondo all’articolo e occupiamoci di
accennare la trama, senza troppi spoiler e senza la presunzione di
voler riassumere 6 ore di film.
La storia inizia nel
1985, e prevede diversi salti temporali, catapultando il
protagonista, Marty McFly prima nel passato, dove, nel 1955, fa la
conoscenza dei suoi genitori (non senza qualche piccolo problema) poi
nel futuro, dove, nel 2015, si trova ad impedire al gradasso Biff di
diventare ricchissimo, rovinando la famiglia McFly, e poi ancora nel
passato, addirittura nel 1885.
I vari paradossi temporali, sono molto numerosi, e sempre ben giustificati, un’infinità di volte durante le pellicole si fanno riferimento a incongruenze che potrebbero derivare dai viaggi nel tempo, ma son sempre risolti con acume e fantasia. Si fa particolare attenzione a queste particolarità dal momento che secondo leggi fisiche, son proprio i paradossi che si verrebbero a creare che potrebbero teoricamente impedire di poter mai viaggiare nel tempo (cit. Stephen Hawking).
Grande protagonista
dell’intera saga è senza ombra di dubbio lo scienziato Emmett
“Doc” Brown. E’ stato lui infatti a creare il “flusso
canalizzatore”, attraverso cui è possibile il viaggio nel tempo.
Azzeccatissima la scelta della produzione di usare una DeLorean
DMC-12 come veicolo per il salto nello spaziotempo, infatti, ad oggi,
con solo 6.000 esemplari rimasti, questa macchina ha,
nell’immaginario collettivo, un sapore specialissimo. Non è
solamente un’auto da strada, ma nel
vederla, ci si
aspetta sempre che, superate le 88 miglia, inizino una serie di lampi
e luci, che la catapulteranno a ritroso nel tempo.
Molte riprese
vennero fatte in notturna perché il protagonista, Michael J. Fox
aveva precedentemente preso un impegno per la sitcom “Casa Keaton”,
di conseguenza, non potendo ritardare la produzione, le riprese erano
possibili solo dalle 18:30 alle 02:00 di notte.
Nel film Donnie
Darko, il protagonista, fa riferimento
proprio al film “Ritorno al futuro”.
Citazioni al film
sono presenti in tantissimi film e serie TV, dai Simpsons,
ai Griffin,
Chuck, Una
notte da leoni 3 eccetera,
segno che è stato uno dei film più influenti della sua generazione.
Scritto da Matteo "Maverick" Esposito
Scritto da Matteo "Maverick" Esposito
Mi sembra che dovresti dare un'occhiata più da vicino a https://tantifilm.page/ Sì, guarda tutte le ultime notizie gratuitamente. A questo proposito, Saty mi è personalmente adatto
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