Roma. Jep Gambardella è scrittore di
un “giornale colto, letto da gente colta” e autore di unico
romanzo, “L'apparato umano”, che lo ha consacrato nell'olimpo del
jet set “de' noantri”.
L'avanzare dell'età e l'incontro con
personaggi estranei al suo mondo gli fanno guardare alla sua
esistenza effimera in modo diverso, descrivendola da autore
disincantato del suo stesso disfacimento.
Scruta, subisce e scompone la sua vita
decadente, le miserie e la vacuità delle persone che la popolano.
Un viaggio all'interno e all'esterno
dell'io narrante e della struggente magnificenza della città eterna
che lo ospita, l'altra vera protagonista, una bella donna che cerca
di nascondere il suo eterno appassire.
Un viaggio alla ricerca della grande
bellezza, non trovata.
Una foto scolorita, malinconica, il nulla, un nulla eterno.
Tony Servillo cattura e
affascina con la sublime naturalezza con la quale fa suo Jep.
Abbastanza calzanti, in ruoli inconsuetamente
drammatici, Sabrina Ferilli, dietro le cui sinuosità si scorge il mistero che porta con sé, e Carlo Verdone, custode dei
fragili sogni di trionfo, destinati a sgretolarsi, dei comuni
mortali.
Citazioni dal
film
-
A questa domanda, da ragazzi, i miei amici davano sempre la stessa
risposta: "La fessa". Io, invece, rispondevo: "L'odore
delle case dei vecchi".
La
domanda era: "Che cosa ti piace di più veramente nella vita?"
Ero
destinato alla sensibilità. Ero destinato a diventare uno
scrittore. Ero destinato a diventare Jep Gambardella
-
Non volevo essere semplicemente un mondano, volevo diventare il re
dei mondani. io non volevo solo partecipare alla feste, io volevo
avere il potere di farle fallire!
-
La più consistente scoperta che ho fatto pochi giorni dopo aver
compiuto sessantacinque anni è che non posso più perdere tempo a
fare cose che non mi va di fare.
-
Sono belli i trenini che facciamo alle feste, vero? Sono i più
belli del mondo... perché non vanno da nessuna parte.
-
Finisce sempre così. Con la morte. Prima, però, c'è stata la
vita, nascosta sotto il bla bla bla bla bla. È tutto sedimentato
sotto il chiacchiericcio e il rumore. Il silenzio e il sentimento.
L'emozione e la paura. Gli sparuti incostanti sprazzi di bellezza. E
poi lo squallore disgraziato e l'uomo miserabile. Tutto sepolto
dalla coperta dell'imbarazzo dello stare al mondo. Bla. Bla. Bla.
Bla. Altrove, c'è l'altrove. Io non mi occupo dell'altrove. Dunque,
che questo romanzo abbia inizio. In fondo, è solo un trucco. Sì, è
solo un trucco.
Trailer
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