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8 1/2 (Federico Fellini)

"Una crisi di ispiration? E se non fosse per niente passeggera signorino bello? Se fosse il crollo finale di un bugiardaccio senza più estro né talento?"


Guido (Marcello Mastroianni) è un regista in crisi creativa e di identità. Nella stazione termale in cui cerca tranquillità viene raggiunto dalla troupe del film che dovrebbe iniziare a girare, dall'amante (Sandra Milo) e infine dalla moglie(Anouk Aimee).

Realtà, sogno e ricordo si fondono in un turbinio di immagini, sensazioni, silenzi.
Il regista è tutto chiuso nei ricordi d'infanzia e nelle sue fantasie, alla ricerca della purezza, personificata da una musa che volteggia in punta di piedi, Claudia Cardinale. 

 Quel film che teme di iniziare è tutta la sua vita di cui non riesce a reggere il peso. 

Il rapporto spezzato con i genitori, il senso di colpa pressante generato dalla forte educazione cattolica, la tenerezza e il distacco che prova nei confronti della moglie, di tutte le donne che circondano la sua esistenza, creano un turbine in cui Guido sprofonda, si spezza, si confonde al punto da crollare, per poi ricongiungersi alla fine con sè stesso, accettare le sue colpe, il suo passato, la sua incapacità di amare quei piccoli esseri che gli sono stati vicino tutta la vita. 


Finalmente ha capito, può ora formare con loro un girotondo giocoso nel circo che rappresenta l'esistenza.
Ogni immagine è pura grazia estatica: il fruscio del vento nel sogno, l'inconscio che scavalca il conscio, l'infanzia che torna in un circolo eterno senza fine, l'amore mai ricambiato dei genitori, delle donne, la soffocante repressione cattolica, la condanna e allo stesso tempo la malinconia per un passato troppo presente in una lontana terra in cui risuona la vernacolare formula magica Asa nisi masa.
La settima arte portata al sublime.

Premi

1963
Oscar per miglior film straniero, migliori costumi in bianco e nero
1963
Nastro d'argento per miglior regia
1963
Nastro d'argento per miglior produzione
1963
Nastro d'argento per miglior attrice non protagonista
1964
Nastro d'argento per miglior soggetto originale
1964
Nastro d'argento per miglior sceneggiatura
Nastro d'argento per miglior fotografia in bianco e nero
Nastro d'argento per miglior musica
Gran premio al Festival di Mosca
Nomination Oscar per miglior soggetto e sceneggiatura originali

Trailer



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